giovedì 21 maggio 2015

La Red Bull vista a Monaco

In questa breve analisi ci soffermeremo sulla scuderia parsa finora più attiva a Montecarlo sul fronte degli sviluppi: sto parlando della Red Bull, sempre alla ricerca di carico aerodinamico per compensare le enormi lacune della Power Unit Renault (che a dire il vero non è fondamentale qui a Monaco). Ma andiamo a vedere quali sono le scelte dei tecnici di Milton Keynes per il setup della RB11.





Le prime due foto si riferiscono alla nuova specifica di ala posteriore portata per questo week-end: si tratta di un'ala ad alto carico, come testimoniano le quattro feritoie sulla paratia verticale e la svergolatura del profilo principale, sempre molto carico.




In quest'immagine viene messo in evidenza l'attacco del triangolo superiore al portamozzo, il cui nuovo disegno permette nuove geometrie allo scopo di diminuire l'usura dei battistrada degli pneumatici posteriori e migliorare il grip meccanico in fase di trazione. Questa modifica, unita ad una caratteristica progettuale condivisa solo dalla Mercedes W06 Hybrid, permette ai tecnici di Milton Keynes di regolare l'angolo del triangolo sospensivo in funzione del grip richiesto da ogni tracciato. 



Infine debutta un diverso estrattore caratterizzato da quattro "bolle" a forma ogivale e dai diversi attacchi delle paratie laterali  dell'ala al fondo con più soffiature utili a generare spinta verticale. Ma l'aspetto che più interessante è il nuovo Monkey Seat, provato nei test postgara a Barcellona, il quale ricopre lo scarico unico e  forma un doppio canale con in mezzo una sorta di "chiglia"  nella parte in cui si àncora alla struttura posteriore deformabile. Da notare, inoltre, che il profilo alare del triangolo inferiore posteriore ha un'aggiunta in carbonio che si allaccia proprio in prossimità del supporto del Monkey Seat.


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